Comitato Regionale

Emilia-Romagna

La Uisp Ravenna rinnova il suo patto con il territorio

Riconoscimento del ruolo sociale dello sport e sviluppo della cultura sportiva nazionale al centro del settimo congresso ravennate. Il 19 gennaio Athos Maggioli confermato presidente

Gli invitati istituzionali al congresso Uisp Ravennadi Vittorio Martone


RAVENNA - Politica locale e nazionale si incrociano e danno vita a un dibattito ricco di stimoli. Si può descrivere così, in estrema sintesi, il settimo congresso territoriale della Uisp Ravenna, che si è svolto il 19 gennaio nel capoluogo romagnolo all'interno della sala Forum della circoscrizione comunale di via Berlinguer. Cinquantuno i delegati radunatisi su 78 aventi diritto, con un cospicuo numero di invitati, per eleggere il nuovo consiglio e il nuovo presidente del locale comitato Uisp, che chiude l'ultimo quadriennio con un incremento di 2000 soci, e nominare i delegati al congresso regionale in programma a Modena il 23 e 24 febbraio. "Vera novità dell'ultimo mandato è l'accresciuta credibilità dell'associazione nel proporre progetti a supporto delle categorie sociali più deboli". Così Athos Maggioli, presidente uscente riconfermato alla guida della Uisp ravennate, ha aperto la propria relazione congressuale, che si è sviluppata poi con un richiamo serrato alle istituzioni locali. "Il Comune non ha rispettato il 'Patto per lo sport di tutti', sottoscritto da noi e dal Csi con l'amministrazione il 28 aprile scorso. Vediamo in quel patto oggi nient'altro che promesse elettorali non mantenute, un fattore di sfiducia nell'elettorato e di caduta di credibilità della politica". Il patto si basava su sei punti che prevedevano un forte investimento sull'assessorato allo sport, la valorizzazione del coordinamento degli enti sportivi locali a supporto dell'assessorato, la condivisione dei criteri per l'assegnazione dei finanziamenti pubblici, la riqualificazione dell'impiantistica sportiva, uno stanziamento per dei "voucher" a copertura dei costi dell'attività motoria per i meno abbienti, l'apertura di uno sportello pubblico gratuito di consulenza giuridico-fiscale per le società sportive. Solo i voucher si sono tramutati in realtà, seppur con risorse ritenute insufficienti.

Josefa Idem durante il suo interventoHa risposto a queste sollecitazioni Guido Guerrieri, assessore allo sport e all'ambiente del Comune di Ravenna: "Siamo impegnati nel tentativo di creare nuove sinergie tra le società professionistiche della città per produrre benefici anche per lo sport di base, per il quale però posso assicurare che le risorse ci sono e sono state diffuse sul territorio nonostante la generale scarsità di fondi. C'è ancora molto da fare rispetto a quel patto, anche per contrastare l'abbandono sportivo, favorire lo sviluppo dello sport destrutturato e invertire la tendenza che vede una diminuzione dei volontari. Spero che a livello nazionale si cominci un simile percorso anche con il riconoscimento dello sport come elemento trainante dell'economia". Un quadro delle iniziative da perseguire per lo sviluppo nazionale della cultura sportiva è stato proposto da Josefa Idem, campionessa olimpica di kayak e oggi capolista in Emilia-Romagna tra i candidati del Partito Democratico al Senato della Repubblica. "I punti chiave per un nuovo governo dello sport che io ho proposto, con l'aiuto di alcuni collaboratori, sono pochi e chiari. In primis un riferimento nazionale forte per lo sport, come un ministero o un sottosegretariato, ma con portafoglio; una stretta collaborazione tra mondo della scuola, università e mondo sportivo, con insegnanti di scienze motorie di ruolo anche nelle primarie; uno studio sistematico delle strutture presenti sul territorio nazionale, finalizzato anche a colmare il divario nord/sud; lo sviluppo dell'attività motoria come strumento di recupero dalle patologie; la crescita economica e del lavoro intorno allo sport; una legge quadro sul professionismo sportivo".

Spazio poi al dibattito, che ha visto innanzitutto l'intervento di Marco Pirazzini, presidente della Uisp Bassa Romagna, il quale ha definito maturi i tempi per far crescere sempre più la collaborazione e l'intreccio delle attività tra il comitato da lui rappresentato, quello di Ravenna e quello di Imola-Faenza, per una proposta sportiva Uisp integrata su tutto il territorio ravennate. Nei molti successivi interventi che hanno arricchito il congresso sino alla chiusura anche la descrizione dei numerosi progetti a tutela della salute e per la promozione dei sani stili di vita messi in piedi dal comitato; il racconto della rinascita, con il contributo della Uisp regionale e dell'Area sport in ambiente, di una storica manifestazione come "Incontro al parco"; l'analisi delle problematiche e dei progetti locali per gli spazi acqua pubblici; la formazione degli istruttori; lo sviluppo della cultura sportiva basato sulla riconosciuta dignità paritaria tra lo sport d'alta prestazione e quello di base.

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